INCOMPIUTA

… trombi_emboli_metastasi

nausee_vomiti_anemia

monoclonali_trasfusioni_chemioterapia

reazioni avverse_afte_concrezioni

cannule_farfalle di plastica_aghi

 vene stanche_usurate_bruciate

e tutto per un po’ di dilazione

granello nella bora soffiata dagli spettri

continui a scatarrare pensieri

imbibiti di melassa e  miele

giardino di gatti e d’albicocche disseccato

 da sottoterra diffondi concerti di violini

dai rintocchi a festa nei suoni acuti e in quelli gravi

 EH BASTA!

non eri tu che a destra e a manca strepitavi

la Vita va vissuta

se un giorno dovessi somigliare a un vegetale

fate in modo ch’io qui non debba più restare

l’unico spazio possibile sarà  lontano

l’unico tempo possibile sarà  il mai

nel seno della terra urgerà  tornare

ora hai cambiato ragioni

dici:

– Quando ci sono dolci spine

anche un attimo d Vita in più

vale Vita aggiunta alla loro  Vita

le ferite trasformano il panorama

scegliere non è dato

di partire o di restare

mestiere mai scontato ti meraviglierai

di non contar più i respiri

ma solo quei momenti in cui

per l’emozione ti mancherà il respiro

il senso della Vita è trovare

 il dono a te assegnato e poterlo regalare

finché hai da donare vivi

come non hai fatto mai…

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NEL GHIACCIO, UNA CAREZZA

O/O

aut/aut

vel/vel

tertium non datur

da oggi si cambia…

…intanto chiudo gli occhi

e alle improvvise tenebre consegno

sogni_miraggi_attese_aspettative

non speranze ultime a morire

ma quella finale speranza

che è proprio il morire

intanto chiudo gli occhi

Sibilla che sa profetare

futuri che non sa far vedere

lungo la riva di luci che davanti mi si apre

perdo quel che posseggo ora

in cambio di quello che non ho ancora

intanto chiudo gli occhi

e annaspo in cerca d’avvenire

fiore precoce ingannato

da un raggio di sole vile

rimasto sul ramo a congelare

mentre Primavera è ancora di là da venire

SENESCENZA

(vecchio lavoro giovanile della serie “Remake a modo mio)

…è proprio adesso

quando l’età declina

che il Tempo conta

è proprio adesso

quando l’insofferenza

si fa più acuta

che sparisce la pazienza

è proprio adesso

la stagione un po’ cadente

quella che più non può

offrire niente

quella in cui ti senti foglia

aggrappata alla cima

frustata dal vento e

pronta a mancare

ed è proprio adesso che

in un fluire d’angoli

si sfrangiano i sogni

mosaici dai contorni

d’ambra e ardesia

che svaporano in colori strani

colori quasi implumi

come pulcini al nido

e nel mentre io

ne accarezzo le piume…

SOSPESA

…sospesa nell’immensità cosmica

anello Godeliano tra guizzi

di quark e antiquark

a volte arcobaleno

a volte miraggio

poema imprevedibile

nel mezzo dimacigni e architravi

scriveva

dell’ombra delle assenze

di se stessa

vaga_metaforica

a volte un po’ infantile

a volte bella

guardava

dagli scuri dei suoi occhi

nel frastuono delle distanze

il volare dei sogni

e il mondo di fuori

tutto quel cielo_sole_uccelli_mare

e sognava

poi si guardò dentro

e si svegliò…

LONELINESS

…declina l’azzurro il cielo

con un velo d’ipocondria

timido un raggio di sole

cerca la nota stonata della melodia

sul tronco nudo merletti

spuntano senza far rumore

incarti di bianco candore

regalano senso di stupore

così le speranze accese

sostengono il filo della Vita

mentre ladro di giorni

il Tempo

scorre a tappe scandite

pellicola alla moviola

condensa suoni di danza

sorseggia vento e sposta

chimere soffiandogli accanto

IL GIRASOLE


… semplice_onesto_retto

con la sua faccia larga

alzò la testa e vide

vivido e senza nubi

in tutto il suo splendore

il sole

cercò il suo raggio

e quando lo trovò

coi suoi mille semi

gli fece un gran sorriso

della luce sua festosa

tutto

si inebriò…

LA FINESTRA SPORCA

…nel freddo abbraccio

di una sala d’attesa

una finestra sporca

si crogiolava al sole

rimbalzi di riflessi

sopra il vetro sozzo

granelli come specchi

piccoli_grandi_concavi_convessi

parti d’un sé appannato

pezzi di storie

rifratte e sfumate

confuse riflessioni

a dipanare nodi

immagini del volto

come mi sento

ma non sono

qual è l’io reale

quale l’illusione…

DI SPALLE AL MONDO

Ho ritrovato un lavoro adolescenziale, un olio su cartone telato 30×40 con cui cercavo di ritrarre mia madre, riguardandolo con altri occhi mi ha ispirato dei versi

…ignara o consapevole
d’essere guardata
volgi le spalle al mondo
un po’ Flora di Stabia
lasci scoperto il collo
ruoti la nuca da geisha
chiave d’intimità carnale
memoriale
pronto a farsi alcova
abbrivi emotivi
ti sbocciano
nel Tempo che va all’indietro
euritmiche memorie
armonica saudade
e canti
e danze

e Amore
quello plurimo_totale
resisti all’ossessione
d’ invadere di parole
il velo di silenzio
rielabori e decanti
note covate in sordina
e taciti
l’ultimo tuo tormento
tu foglia caduta
che più non trova il ramo
non sei
pure Primavera
ti senti..